La Dipendenza Affettiva è un disturbo della sfera emotiva e relazionale caratterizzato dalla centralità di un “oggetto d’amore” verso il quale il soggetto dipendente nutre sentimenti disfunzionali di esclusività.
Alla stessa stregua delle dipendenze da sostanze e altre dipendenza “senza droga” (Internet, shopping, ecc.), essa può portare con sé tutta una serie di sintomatologia come astinenza, assuefazione (diminuzione dell’efficacia dell’esperienza di ebbrezza iniziale), tolleranza (il soggetto cerca dosi di tempo sempre maggiori da dedicare al partner, riducendo sempre di più il proprio tempo autonomo e i contatti con l’esterno), craving (desiderio profondo, brama, che spesso porta a una ricaduta).
La persona infatti può avere la forte sensazione di esistere solo quando c’è l’altro, e diventa inimmaginabile poter pensare la propria vita senza l’altro: l’ oggetto del proprio amore viene vissuto come l’ unica fonte di gratificazione, ed esiste il rischio fortissimo che le altre sfere personali, come il lavoro, le relazioni sociali, la famiglia, i propri interessi, vengano trascurate e sacrificate in nome di questo “amore”.
Ma questo tipo di relazione è una relazione malsana e disfunzionale che ci impoverisce come persone, mentre un amore sano ha come conseguenza la possibilità di vivere la vita in modo più pieno e soddisfacente.
Compito della Psicoterapia è quello di restituire individualità alla persona, cioè la capacità di sentirsi fautore della propria felicità, senza delegarla all’altro. Il lavoro terapeutico si focalizzerà nel riuscire a tirar fuori il potenziale inespresso del paziente, facendolo sperimentare in nuove esperienze che lo rendano soddisfatto e appagato di se stesso, smettendo di cercare continue conferme dall’esterno, ovvero dal partner.